Un motivo di grande orgoglio per aver ricevuto un finanziamento a fondo perduto da parte della Sveriges Film- och Videoförbund (SFV) in collaborazione con Sveriges Kortfilmfestival, a titolo di supporto per lo sviluppo del mio prossimo progetto connesso al documentario di animazione “Carne muta” di cui “The Wedding Cake” è il pilota, a cui sto lavorando da tre anni.
La mia prossima storia si intitola “Il tunnel” e probabilmente è la più ostica da narrare, ma soo certa che riuscirò grazie all’aiuto dell’immensa artista ricamatrice Cristina Hagander, al mio partner di vita e di montaggio Mikael Moiner, e il mio fantastico animatore Flemming Borgen-Nielsen, che darà senso a tutto ciò che andremo a produrre 🙂
Il progetto è sotto le ali protettive di Lovisa Charlier di Tangram Film!
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“The Wedding Cake” al Roma Film Corto!
Anche se solo virtualmente, torno finalmente a Roma per gareggiare al Roma Film Corto! E sono in finale per la Sezione Cinema Sociale, grandissimo onore per me!
Il festival sará online con premiazione il 19 dicembre sulla pagina Facebook.
Sarno FF: selezione numero 40 per The Wedding Cake!
Che viaggio incredibile questo di The Wedding Cake! Chi si sarebbe mai aspettata un successo così grande e costante? 40 festival oggi, con l’ultima notevole aggiunta di un appuntamento che seguo con interesse per i suoi alti contenuti etici e sociali, il Sarno Film Festival. Dal 15 al 20 dicembre edizione online iscrivendosi sulla piattaforma qui. The Wedding Cake è finalista nella sessione cortometraggi di animazione!
HO VINTO IL FICC49!!!
Sto facendo i salti di gioiaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
HO VINTO LA 49ESIMA EDIZIONE DEL FICC!!!!!
Non ci posso credere!!! The Wedding Cake è stato eletto il migliore cortometraggio di questa edizione del FICC Festival Internacional de Cine de Cartagena! A partire dal minuto 31:34 l’annuncio da parte della presentatrice che introduce la sindaca della città di Cartagena, Ana Belén Castejón Hernández, che annuncia la mia vittoria, e a seguire il ringraziamento il castigliano, per il quale ringrazio il supporto della mia grandissima amica Giulia Colavolpe Severi!
Questa la traduzione in italiano:
“Sono felicissima di aver vinto questo premio. Non avrei mai immaginato di vincere a un festival così grande e prestigioso, tra tanti fantastici concorrenti. Sono onorata e commossa dal vostro apprezzamento e sono ancora più felice perché questo cortometraggio significa molto per me. È un corto pilota per un progetto artistico più ampio sulla prostituzione e la pornografia che spero di completare un giorno. Vincere questo premio oggi mi dà speranza e mi fa sentire sostenuta nel mio desiderio che un giorno quel progetto più grande veda la luce. Ancora una volta, grazie dal profondo del cuore!”
The Wedding Cake alla 74a edizione del Festival di Salerno!
The Wedding Cake entra in concorso alla 74esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno! Si tratta di uno dei festival più antichi d’Italia, nato alla fine della guerra, nel 1946, a ospitare pellicole 16 mm invece che quelle da 35 mm.
Una lunga storia quindi, di cui sono ovviamente orgogliosa di far parte.
“Animacion para adultos” recensisce “The Wedding Cake”!
Veramente felice di questa recensione di “The Wedding Cake” da parte del sito spagnolo Animación para adultos che mi rallegra non solo per il suo importante contenuto ma anche per il voto altissimo che mi ha attribuito, 8.5/10!
Voglio ringraziare di nuovo sia Mikael Moiner che ha realizzato le immagini che Adriana Rosati, che ha curato le scenografie, entrambe messe giustamente in risalto nella recensione. Il corto è in programmazione online questa settimana allo splendido FICC – Festival de Cine de Cartagena.
Qui una traduzione del testo dallo spagnolo:
The Wedding Cake racconta il dramma di una donna costretta a prostituirsi per evitare il carcere che l’attende se non paga i debiti del marito, che è scappato lasciandola sola con i suoi due figli. La storia scioccante è illustrata con pupazzi Playmobil, quindi si crea un enorme contrasto tra l’innocenza e l’inespressività delle foto con l’asprezza della narrazione. Ci sono, invece, allestimenti brillanti, come la scena del matrimonio-parto, e quella che mostra le disumane sessioni di prostituzione a cui è stata sottoposta la protagonista.
Il corto solleva anche il dibattito sull’animazione o meno, perché sebbene utilizzi una tecnica di ripresa identica a quella dello stop-motion con i pupazzi, la lentezza con cui si sposta da un fotogramma all’altro impedisce che si crei l’illusione del movimento. Ritengo si tratti di animazione, una sorta di stop-motion lento e sperimentale, ma capisco che ci sia chi non è d’accordo. In ogni caso, invitare a questa riflessione sulla sua natura non è altro che uno dei tanti aspetti pregiati di The Wedding Cake, sebbene il principale resti quello della sua denuncia delle reti di tratta delle donne, piaga della società contemporanea contro cui è necessario continuare a combattere.