Ci siamo! Ecco finita la seconda stesura del mio nuovo trattamento per un lungometraggio rom-dramedy dal titolo provvisorio “La casa senza giardino”, una storia romantica tra dramma e commedia, che si svolge tra Göteborg e Gerace, in Calabria!
Ho migliorato la prima versione con i preziosi feedback di Nicoletta Micheli e ora ne sono molto soddisfatta! Non mi resta che incrociare le dita adesso, mi aiutate anche con le vostre?
Intervista per l’Archivio Storico dell’Emigrazione Italiana

Articolo su Nyström ripreso su Radio 3
È stata una piacevolissima sorpresa che la trasmissione Pagina 3, ospitata dall’unico canale radiofonico che ascolto dalla Svezia, Rai Radio 3, abbia segnalato il mio articolo su Jenny Nyström da poco uscito su Lucy – Sulla cultura!
Potete ascoltare tutto il programma qui, (si parla di Jenny a partire dal minuto 28:39), oppure sentire giusto la parte che mi riguarda qui:
“L’artista svedese che ha ‘inventato’ il Natale” per Lucy – Sulla Cultura
Un nuovo articolo per Lucy – sulla Cultura dove parlo della Mamma (o forse della Nonna?) di tutti i babbi Natale! Decidete voi 😊
L’articolo è qui.
BUON NATALE!!!!
Videointervista a Francesco Trento per La poesia e lo spirito
Nuovo appuntamento con i Narratori del nuovo millennio per La poesia e lo spirito, oggi di nuovo in formato videointervista!
Ho chiacchierato con un ospite speciale: lo scrittore, sceneggiatore e docente Francesco Trento.
Non solo dei suoi libri ma anche della sua straordinaria scuola online di scrittura, Come si scrive una grande storia.
Se preferite ascoltare solo l’audio, lo trovate qui:
“La riscoperta di Hilma af Klint, prima astrattista della storia” per Lucy – Sulla Cultura
A volte riesco a prendermi tempo per scrivere qualche articolo più complesso e completo su un argomento o persona che mi sta veramente a cuore. In questo caso, ho avuto bisogno di qualche settimana per leggere o rileggere una serie di saggi sulla pittrice e spiritualista che amo più al mondo, Hilma af Klint.
Spero che avrete voglia di leggere questo mio giocoforza distillato di conoscenze, intuizioni, deduzioni e affettività, e che vi venga voglia di cercare le sue opere.
Sono felice e molto orgogliosa che Lucy – Sulla Cultura abbia ospitato tutto ciò.
Intervista a Yari Selvetella
Nell’appuntamento di oggi per la mia rubrica Narratori del Nuovo Millennio ho intervistato Yari Selvetella, uno dei miei scrittori italiani preferiti di tutti i tempi.
Data la quantità di cose di cui volevo parlare con lui, e consapevole della densità delle sue risposte, ho deciso di condurre un’intervista online, di cui trovate un sunto qui sotto, ma che potete anche ascoltare in formato audio qui:
oppure guardare in video qui:
Grazie mille di essere qui, è un’intervista di cui parliamo da un pezzo! Sei uno dei pochi scrittori che ho conosciuto prima che fosse un autore di romanzi: quando ci siamo conosciuti avevi pubblicato soltanto un libro di poesia, nel ‘97 – cosa che mi era completamente sfuggita – e poi la poesia l’hai ripresa soltanto quasi dieci anni dopo. Come mai?
Ma guarda in realtà io sin da ragazzo faccio sempre le stesse cose. Continua a leggere
Nuova recensione per Lyktan su Nicola Lagioia
Sono veramente felice che continui la mia collaborazione con la magnifica rivista bilingue “Lyktan”, che ha da poco pubblicato una mia recensione/intervista a Nicola Lagioia sul libro “La città dei vivi” da poco pubblicato in Svezia. L’articolo dal titolo “Nessuna assoluzione ma grande empatia” si può come sempre leggere sia in italiano che in svedese, qui: https://www.lyktan.org/absolution/
Intervista a Kajsa Ekis Ekman per Micromega
È stato un piacere poter intervistare la giornalista e ricercatrice Kajsa Ekis Ekman a proposito del suo saggio “Essere ed essere comprate. Prostituzione, maternità surrogata e identità divisa” appena pubblicato dall’editore Meltemi. Dopo alcuni anni torno a scrivere per MicroMega, con grande orgoglio e piacere!
L’intervista è qui: https://www.micromega.net/kajsa-ekis-ekman-lo-sfruttamento-delle-donne-e-unindustria-globale
Intervista a Nicola Lagioia
Nell’appuntamento di oggi con la mia rubrica mensile Narratori del nuovo millennio che tengo su La poesia e lo spirito pubblico con enorme piacere una mia lunghissima intervista a Nicola Lagioia, avvenuta qualche settimana fa a seguito dell’uscita in svedese del suo ultimo romanzo, “La città dei vivi”, uscita per la rivista mensile svedese Parabol.
Abbiamo parlato del romanzo ma soprattutto più in generale di cosa significhi – per Nicola – la scrittura, che funzione ha nel tempo, nella dimensione sociopolitica e culturale di oggi, quali i mezzi, le risorse, le insidie, le possibilità. Sono grata a Nicola per essersi preso tutto il tempo e il respiro necessari a rendere questo dialogo così ricco e fecondo.
“La città dei vivi” è un true crime che racconta la storia di due giovani uomini dalla vita relativamente nella norma, Marco Prato e Manuel Foffo che hanno brutalmente torturato e ucciso un giovane prostituto di 23 anni, Luca Varani, dopo averlo torturato per ore. Hai fatto un’indagine molto approfondita intervistando tutte le persone coinvolte con le quali hai potuto parlare, e ne hai estratto questo monumentale romanzo documentalistico. Perché?
Guarda, ci sono in realtà due risposte a questa domanda. La più superficiale è che dalla prima volta che ho sentito la notizia di questo omicidio al telegiornale, ho pensato che fosse una storia terribile ma al tempo stesso interessante da raccontare. Prima di tutto per la sua violenza, che per una città come Roma è abbastanza rara: è una città turbolenta però statisticamente parlando ha un basso numero di omicidi rispetto all’Europa in generale. In più, si è trattato di un omicidio completamente privo di movente, eseguito da persone che non avevano nessun collegamento con il mondo criminale; un patto di sangue tra due persone con una vita relativamente ordinaria. Marco Prato è figlio della buona borghesia di sinistra, è una persona con un certo tipo di interessi culturali e fa da PR per un locale alla moda, è affermato nella comunità LGBTQ. Manuel invece viene dal Collatino, un quartiere non molto chic, ma la sua famiglia è benestante e finanziariamente solida. Insomma, due persone insospettabili. Continua a leggere