Lettura di poesie

Oggi ho avuto l’onore e la gioia di leggere alcune poesie alla Casa della Cultura di Frölunda. Posto un video con due brevi poesie lette sia in italiano che in svedese… sono un po’ incazzosette, non fateci caso 😛

Lettura di poesia alla Göteborgs Stadsbibliotek

È stato molto emozionante partecipare oggi al festival di poesia organizzato dall’Associazione Nazionale Macedone insieme alla Biblioteca Comunale di Göteborg!
Mi è dispiaciuto non riuscire a leggere la mia poesia senza commuovermi, ma è un testo molto sentimentale per me.
Pubblico e colleghi meravigliosi, sono così orgogliosa e felice di aver accettato questo invito!

Poesia “La torta di compleanno”

Io e la mia nipotina prepariamo la torta
del suo compleanno
nella cucina di casa sua.

Lei legge
e rilegge
da capo ogni volta
tutta la lista degli ingredienti
di entrambi gli strati
ogni volta da capo –
anche se glieli chiedo separati;
eterna filastrocca
con l’indice segue le parole sulla carta.

Versa troppo poco zucchero
o troppa farina
nel misurino
le dico.
Allora rilegge,
da capo.
Aspetta, ti aiuto,
faccio io.
Le dico e sorrido.

Misuro, e le sorrido.
Verso e impasto e le sorrido,
lei mi sorride, seria e intenta.
La istruisco e la guido,
decifro i simboli che non conosco
sulla manopola del forno di casa sua,
ché lei non è capace.

Ci vuole il doppio del tempo a preparare questa semplice torta
ma lei è così orgogliosa di averla realizzata,
piccina.

 

Ma non ho nipotine.
E lei non è una bambina, ma la mia cara,
cara amica
che oggi compie sessant’anni
ubriachi di Alzheimer
e di terrore.

Una poesia dalla futura raccolta “Poesia della prosa”, pubblicata su La poesia e lo spirito

Traduzione e lettura di una poesia di Karin Boye


Oggi ricorrono gli 80 anni dalla morte delle poetessa e scrittrice svedese Karin Boye, che scelse purtroppo di togliersi la vita il 24 aprile 1941.

Per ricordarla, ho scelto di tradurre e leggere una delle sue liriche più belle, a mio avviso, “Sì certo che fa male quando scoppiano i boccioli” (in svedese “Ja visst gör det ont när knoppar brister”).

Dedico questa traduzione e lettura alla mia carissima amica e sorella in letteratura, Giulia Fazzi. Continua a leggere

“A sweet fall”, lyrics by Monica Mazzitelli :)

Oggi sono veramente felice e orgogliosa di farvi ascoltare un brano dal nuovo album di Andrea Chimenti, in uscita oggi!! Non potrò mai essere una musicista, purtroppo, ma ho avuto almeno l'immensa soddisfazione di poter mettere il mio nome su un prodotto così magistrale come quello del mio cantautore preferito… Vi invito ad ascoltare "A sweet fall", un pezzo splendido di cui ho realizzato anche un video, presto online! Grazie!

I am specially elated today because Andrea Chimenti's new CD is out, and I have had the huge honor of cooperating with him on this album but writing the lyrics to its only English song, A Sweet Fall".
I have also shot the video to this song, which will be available soon.. In the meanwhile, if you are curious to listen, you are most welcome to do so at the link below, thank you!

 

“Paso doble”, la nuova non-antologia di Francesco Forlani

Tantissimo tempo fa lo scrittore Francesco Forlani mi aveva invitata a partecipare a un set di scrittura poetica che curava per Nazione Indiana, la cui idea di fondo era un abbinamento tra autori su un tema. Una cosa che mi era piaciuta moltissimo, e che avevo avuto l'onore di con-dividere con il grande Beppe Sebaste.

Avevo composto una prosa poetica su una memoria visuale vissuta per le strade notturne di Addis Abeba, a cui tengo molto.

Francesco vorrebbe trovare un editore per tutti i pezzi usciti su Nazione, e a questo proposito ne ha creato un'e-antologia che potete sfogliare e leggere qui… è bella, molto a prescindere da me.

Stati d’anima I

 

 

 

 

 

 

 

Estati addolorate
senza compimento d’un’attesa

Nel buio di questa mattina invernale di luglio
ho cercato di scappare dal nero correndo sulla strada
ma il cielo mi ha singhiozzato addosso,
un micron dalla meta.

Se un destino non c’è allora sono in cima al deserto,
le mie estati addolorate senza senso
senza compimento di un’attesa
il ventre vuoto del tutto 

la mia bellezza inutile
la dimentichi già, per quella di un’altra.
Banale come queste righe
la mia vita senza il premio,
solo l’immensa fatica,
la distanza da te

Nel buio di questa mattina invernale di luglio
ho cercato di scappare dal nero correndo sulla starda
ma il cielo mi ha singhiozzato addosso,
a un minuto dalla meta.

Frantumi

 

Frantumi caduti non raccolti
persi i nomi, bocche chiuse,
Kaputt.
Lascio liberi i tuoi ganci nel bagno,
l’accappatoio piegato la camicia stirata il latte per il tuo caffè.
Tutto è pronto in questo vuoto pulito di mani
staccate smarrite
i miei ricci inutili
la pelle di zibellino in amore
i fianchi che ci hanno contenuti per lasciarci liberi.

I miei urli latrati vergognosi sotto la doccia
cuore accasciato frantumi quelli di cui sopra
non raccolti smarriti nel tuo smarrimento.
La tua paura che grida più forte della mia, e di me e di te.
Yoko senza John
crudelmente.
I miei occhi gonfi frammentati in viola la mia faccia che non vedi.
Vedi?
Vieni?
Tutto è pronto nel mio frigo
il giorno che non ha voluto essere il nostro anniversario
l’aria piena delle tue erre mosce.

 

La poesia e lo spirito