[Un racconto che ho lasciato nel cassetto per molti anni, ma che ho voglia di tirare fuori proprio in questi giorni. Una buona musica da ascoltare durante la lettura potrebbe essere questa, se avete voglia. Grazie.]
L’ULTIMO GIORNO
Quando la mattina si incamminava verso il lavoro in genere albeggiava. In silenzio, scendeva a valle insieme ad altri, ognuno a passo diverso, chi con asini, chi con ceste, chi con niente, come lui, sentendo solo il rumore dalla terra sabbiosa che scricchiolava sotto i sandali, dando un ritmo cullante al cammino. Solo qualche sporadico camion saliva a quell’ora in senso contrario verso il suo villaggio, mischiando acre gas di scarico e polvere in un’unica nuvola nera.