Nuovo reading di Auroralia a Roma, Monti, giovedì 16 luglio dalle 20 e 30!

Non perdetevi il nuovo reading del progetto Auroralia coordinato da Gaja Cenciarelli, di nuovo con la Libreria Flexi. La manifestazione si chiama “L’insostenibile LEGGEREzza del libro”, e si svolgerà giovedì 16 luglio, in via degli Zingari, dalle 20.30 alle 22.

Io avrò l’onore di leggere un intenso e bellissimo racconto di Franz Krauspenhaar, “Volo radente”, decisamente una lettura complessa: darò il mio meglio…

Intervista radio su Creative Commons!

Stamattina alle 11 intervista a per NovaradioCittàFutura di Firenze: parleremo anche del secondo concorso per corti CC dal Copyleft Festival di Arezzo (il sito sta per essere aggiornato con le novità dell’edizione 2009). Oh yeah!

Inside “La poesia e lo spirito”

Sono felice e orgogliosa di essere stata invitata a far parte del blog “La poesia e lo spirito”, grazie a Fabrizio Centofanti che mi ha invitata al volo e a Gaja Cenciarelli (tanto per cambiare.. per lei ormai sto approntando la statua equestre ;0)).

Pubblicato in News

“Una lunga storia quasi d’amore” un mio racconto pubblicato su La poesia e lo spirito

Grazie a Gaja Cenciarelli è appena uscito su “La poesia e lo spirito” un mio lungo racconto, molto importante per me. Grazie a mia sorella Gaja e a chi lo leggerà, è davvero lungo oltre che sentimentale ;o)

Eccolo qui:

Una lunga storia quasi d’amore

Molte le ragioni per cui oggi racconto questa storia.

Ragioni ricostruttive di me, dei miei ultimi 19 anni di vita, in giorni in cui mi sono consegnata a un uomo portandogli in dono una brugola. Due giorni tanto per smontare qualche pezzo, tornata a casa in una scatola come un puzzle di cui ci si stufa. Dopo anni di relazioni stabili mi riaffaccio al mondo come al finestrino di un treno tirato giù d’estate, e prendo in faccia il vento nero pauroso di una galleria. Indifesa. Starò più attenta, spero. Spero che torni, con la brugola. Lo aspetto. Continua a leggere

Presento “Il programma di Licio Gelli. Una profezia avverata?” di Antonella Beccaria a Roma il 2 luglio

Sono davvero lusingata e anche intimorita nel presentare l’ennesima bella inchiesta di Antonella Beccaria, una delle menti inquisitorie migliori che abbiamo in Italia, a proposito della storia italiana degli ultimi trenta anni.
Le presentazioni sono una dopo l’altra, prima a Io Leggo (non perdetevi tutta la programmazione!) alle 19.00,  e poi alla magnifica Flexi, alle 21.30.

“Il nuotatore” di John Cheever: un uomo oltre la linea d’ombra.

Online su Carmilla il mio breve saggio su un famoso magnifico racconto di John Cheever, uno dei maggiori novellieri nordamericani del novecento. Esce a pochi giorni dal quarantacinquesimo anniversario della sua pubblicazione, avvenuta a luglio 1964, un mese prima della mia nascita. Nuotiamo insieme nel mondo da 45 anni, gli anni del protagonista. Ho raggiunto il nuotatore, adesso. Forse vivrò il suo stesso declino.

Il racconto non è disponibile in rete in italiano, ma solo in inglese. In Italia è pubblicato da Fandango Editore. L’originale di questo saggio l’ho scritto originariamente in inglese, si trova qui.

“Il nuotatore” di John Cheever: un uomo oltre la linea d’ombra

Questo racconto, uno dei migliori mai scritti dall’autore, è apparso per la prima volta 45 anni fa sulla rivista “New Yorker”, il 16 luglio 1964.
È la storia di Ned, un uomo ricco e sicuro di sé che ha appena passato la mezza età, con ancora addosso “l’agilità caratteristica della giovinezza”. È a casa di amici per un party in piscina, un giorno di mezza estate. Tutti gli ospiti stanno godendosi con pigrizia la parte più matura del giorno, ognuno impegnato con il suo mal di testa: hanno tutti bevuto troppo, il giorno prima, e riescono a scambiarsi pochi altri commenti mentre la pelle indolente riposa al sole. Ma Ned, un uomo che prova “un disprezzo inspiegabile per gli uomini che non sanno tuffarsi dentro una piscina”, si percepisce in modo vago e pudico come “una figura leggendaria”. Per questo decide di alzarsi e portare a compimento un’idea: tornare a casa sua a nuoto. La sua villa si trova otto miglia a sud, e nella zona residenziale in cui abita può tranquillamente raggiungere la sua casa per vie d’acqua, zigzagando per tutte le piscine che incontra nel suo cammino: 15 piscine private e una pubblica; sarà il suo “contributo alla geografia moderna”. Le conosce una per una, sa il nome di tutti i proprietari, è come un mosaico: “una sfilza di piscine”; come un ruscello: “lo chiamerà Fiume Lucinda, come sua moglie”. Anche se lei, in verità, non mostra nessuna reazione quando le dice che tornerà a casa a nuoto.

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“The swimmer” by John Cheever

I wrote this piece originally in English and then I translated it into Italian to have it published on Carmilla. It is a very short essay on one of my favorite stories of all times. I did make some personal hints on the author's psyche so before I ventured publishing it I got in touch with the author's son to ask if he was ok with that: he graciously granted me his go-ahead. "The swimmer" is available online here.

John Cheever’s “The Swimmer”: a man past the shadow line.

A wealthy and self assured man just past his midlife, still bearing “the especial slenderness of youth”. He’s at some friends’ house, by their pool, a midsummer day. All the guests are lazily enjoying the mature part of the day, busy with their respective headaches; they all had too much too drink the day before, no-one able to socialize more than this comment with their sleepy skins exposed. But Ned, he’s a man with an “inexplicable contempt for men who did not hurl themselves into pools”, and he has a “vague and modest idea of himself as a legendary figure”. So he steps up from the pool curb with an idea: he shall swim all the way home. His house lies eight miles south. In the suburban area where he lives, he can be “taking a dogleg” and reach his home by water, swimming across all the pools he finds along his path: 15 private pools and a public one to create his “contribution to modern geography”. He knows each of them, recalls the owners’ names one by one like a mosaic, a “string of swimming pools”. He will “name the stream Lucinda after his wife” even though she is not reacting when he tells her he’s going to swim home.

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“Freddo”, la poesia di Monica Viola, ora è anche “Cold”

Ho tradotto il contributo di Monica Viola al progetto “Auroralia” dell’incommensurabile Gaja Cenciarelli, una poesia dal titolo “Freddo“, “Cold”:

Cold
By Monica Viola

The cold the jump the embrace
the cold the jump the embrace and the fatigue
of leaving.
Naked because born;
born because
born.
Born I swim
new, every day,
because I must.
Empty I must leave.
Will you receive me in your embrace
when mine ends
melt in a splash without echo and
without love?
Your mercy: freezing me in that instant
where I remain hanging in my flight;
I reject my beauty
all that’s amiss
all that’s been taken
I reject being empty.
I am not content, so I
fly
away
naked
empty.

Questo l’originale:
Freddo
Di Monica Viola

Il freddo il salto l’abbraccio
il freddo il salto l’abbraccio e la fatica
di andarsene.
Nuda perché nata;
nata perché
nata.
Nata nuoto
nuova, ogni giorno,
perché devo.
Vuota devo andarmene.
Mi accoglierai nel tuo abbraccio
quando finirà il mio
sciolto in uno splash senza eco e
senza amore?
La tua pietà congelarmi in quell’istante
dove resto sospesa nel volo;
rifiuto la mia bellezza
tutto quello che non c’è
quello che hanno tolto
rifiuto di esser vuota.
Non mi accontento, per questo
volo
via
nuda
vuota.