“L’abete austriaco”, il racconto di “Babbo Natale è strunz”

Mi sono accorta che pur avendo scritto qui di questo racconto e della geniale raccolta in cui è contenuto non lo avevo mai pubblicato tra queste pagine. Lo faccio ora, prima che l’inverno finisca ;o)

L’abete austriaco
Di Andrea Chimenti e Monica Mazzitelli

«Pssst! Ehi! Karl, mi senti?»
«Che c’è? Sono solo le sei!»
«Hai sentito il vento stanotte?»
«Alla faccia del vento! Non ha smesso mai, sono tutto arruffato…»
«Lo sai che significa, vero?»
«Che sta cambiando il tempo vecchia mia, è in arrivo la neve. Manca un soffio all’inverno.»
«Esatto…e cosa succede d’inverno?»
«Succede che me ne starò con il naso all’insù a sopportare il gelo come sempre… l’importante è non abbattersi. Fanno presto i signori faggi laggiù…gli cascano le foglie e se la dormono fino a primavera.»
«“Jingle Bells, Jingle Bells…”» canticchia Greta.
«Ah… volevi dire che sta arrivando il Natale… e allora?»
«Prova a guardarti intorno, cosa vedi?»
«Mhm…il cielo grigio uniforme che ingoia le cime innevate, questa vallata che scende dolce, il torrente, il silenzio, il bosco lontano…»
«Lontano, infatti. Siamo soli caro mio, te ne sei accorto?»
Karl resta zitto, le chiome piegano verso il basso, chinano la testa. Continua a leggere

È nata www.unonove.org!

Sono ultrafelice, oggi 19 gennaio è finalmente online una nuova rivista web di cui sono direttrice editoriale insieme a Ivan Arillotta. Un nuovo progetto dove metto energia e entusiasmo, contentissima di avere tantissimi amici scrittori e scrittrici che mi aiuteranno a rendere viva questa pulsazione culturale. Vorrei una nuova narrazione per ogni insulso articolo di attualità stantia, sono certa che non sia necessario fare nomi o cognomi.

Cercateci qui www.unonove.org, questa è l’intro che abbiamo preparato io e Ari:

19 è una data da cui abbiamo abolito il mese e l’anno per levare alla parola l’imbarazzo d’essere l’eco di una serata tra amici, pubblicamente insignificante. Ci siamo tenuti il segno − piuttosto nudo, scaleno e ispido − a disposizione delle nostre intenzioni. Il risultato sono le nostre narrazioni, da lì puoi prendere i grammi della nostra sostanza, non te li snoccioliamo. Chi ha bisogno di un attaccapanni, cerchi un attaccapanni.
Istruzioni di lettura: unonove. Sottotitolo: diramazioni di cultura contemporanea.
È pensato così, come un pellegrinaggio rizomatico tra parole, immagini, suoni. Ogni razza di segno. La narrazione non avviene attraverso uno stile ma lo genera, la narrazione è già significato. Il tentativo è quello di operare una metamorfosi del reale al quale non ci vogliamo subordinare. Che siano fatte di parole, immagini, suoni o altre contaminazioni, vogliamo raccontare storie che sfiorino il guscio di spazio e tempo con una comune forma di ostinazione: l’insubordinazione al reale, alla retorica del fatto compiuto e del mondo arreso a se stesso con le braccia conserte. Far toccare l’avvilimento della coscienza con il desiderio di Altro, trasformare le castrazioni contemporanee in poesia di futuro.
Per il resto, siamo personcine molto simpatiche.

Le stelle 2010 di Slowcult

Come ogni seria rivista web di critica anche slowcult pubblica la classifica dei redattori. La trovate qui.

La mia è questa. Se avessi avuto una quarta chance per i film avrei aggiunto Inception.

Libri:
“Gli intervistatori” di Fabio Viola
“The road” di Cormac McCarthy
“Tutto qui” di Andrea Pomini

Film:
“The Road” John Hillcoat
“Io sono con te” Guido Chiesa
“20 sigarette” Aureliano Amadei

Concerti:
“The Divine Comedy”
“Massimo Volume”
“Giardini di Mirò”

Album:
“Tempesta di fiori” Andrea Chimenti
“BANG goes to knighthood” The Divine Comedy
“Cattive abitudini” Massimo Volume

The Divine Comedy: il pop stellare di Neil Hannon

Sono legatissima a questo pezzo uscito per Slowcult, è il risultato di una serata incredibile vissuta con Fabio Viola (autore delle foto), che è uno degli uomini più speciali del pianeta. Ci siamo goduti una serata da fan in stile anni ’80 conoscendo un musicista decisamente fuori categoria. Il risultato è questa recensione-intervista, enjoy ;o)

The Divine Comedy: pop stellare come lo sogniamo da anni per il tour italiano di Neil Hannon
Roma, 8 dicembre 2010, Circolo degli Artisti
The Divine Comedy è talmente solo un nome convenzionale per indicare Neil Hannon, che questo crooner e sopraffino musicista nordirlandese si è potuto permettere il lusso di un tour in totale solitudine, alternandosi tra pianoforte e chitarra acustica: a pensarci è bizzarro per un artista che ha sfornato in vent’anni di carriera ben 10 dischi firmati col nome della band, più altre cose tra cui una collaborazione con Thomas Walsh – The Duckworth Lewis Method – per la quale ha avuto la nomination per il premio Ivor Novello. Ancora più pazzesco se si pensa che è il re del pop barocco, con arrangiamenti orchestrali eseguiti da decine di elementi, con costi che si sono addirittura tradotti in 100.000 sterline per un suo vecchio album del ’95 (“Casanova”). Forse attraverso questi dati si comprende quale miracolo di fascinazione sia stata questa tournè che l’ha riportato finalmente a Roma dopo un’assenza di sedici anni, dove era comparso nel ’94 come spalla di un infinito tour di Tori Amos. Continua a leggere

Un racconto a due mani con Andrea Chimenti per l’antologia “Babbo Natale è strunz”

Una collaborazione davvero divertente per un volume natalizio edito dai geniali ideatori della rivista “Toilet” sulla quale era stato pubblicato alcuni anni fa “Tampone”, uno dei miei racconti più acidi. Stavolta si tratta di un’antologia collettanea per la quale ho scritto un racconto insieme a Andrea Chimenti.

Babbo Natale è strunz” è un libro molto divertente e dissacrante, di cui si parla meritatamente in giro.. domani mattina alle 10.00 da Brontolo, Raitre, e giovedì se ne scrive su Magazine.

Gli autori ringraziano ;o)

GLIMA, ghiaccio bollente – Masbedo feat. Maroccolo e Lagash

Una nuova recensione per Slowcult uscita anche per Music on TNT.

GLIMA, ghiaccio bollente – Una performance ispirata all’Islanda per Masbedo feat. Maroccolo e Lagash
Roma, 19-20 novembre 2010, Teatro Vascello

Un’antica lotta medievale vichinga basata sul confronto psichico tra i contendenti e sulla necessità di non perdere l’equilibrio, ispira lo spettacolo ideato dal duo videoartistico Masbedo (Nicolò Masazza e Jacopo Bedogni) e portato in scena con le musiche dal vivo di due bassisti fondamentali della storia dell’indie rock italiano, Gianni Maroccolo e Luca Lagash Saporiti (Marlene Kuntz), e i movimenti di teatrodanza degli attori e danzatori Erna Omarsdottir e Damir Todorovic.
Glima è il nome di questa lotta che come molte discipline simili ha in sé anche l’armonia del movimento in una sfumatura di danza, colta dai Masbedo come spunto scenico per la loro prima volta alla regia di uno spettacolo teatrale. Il risultato è Continua a leggere

Recensione di “Gli intervistatori” di Fabio Viola per La poesia e lo spirito

Recensione del bellissimo romanzo di Fabio Viola appena uscito per Ponte alle Grazie, uscita ora per LPELS e Slowcult.

Intenso, intelligente e misterioso, questo romanzo dalla scrittura nitida e brillante pone molte più domande di quelle a cui risponde, fortunatamente. E si ha l’impressione che Fabio Viola si sia divertito a comporlo, seguendo Gli Intervistatori in domande impensate che lo trascinavano in una direzione nuova e misteriosamente perfetta all’interno di una trama che pur giocata sull’assurdo e il surreale non si disconnette mai dalla vita vera, dalla concretezza dello spessore umano a favore di quello scenico.
Ci piacciono tutte le vittime di questi intervistatori, poveri cristi rapiti e intrappolati per qualche ora, legati a una sedia o imprigionati in altro modo, seviziati se tentano la fuga, costretti a sentirsi sbattuta in faccia la propria vita, a farsi rammentare i propri errori – i drammi, le meschinità – da delle “voci” robotiche che sembrano conoscere tutto di loro ma, pur sapendolo, continuano a fare domande incalzanti e spietate, ostentando britannico aplomb. Chi sono? Cosa vogliono? Come fanno a sapere dettagli di vita così segreti, inconfessati e antichi di ciascuna delle persone che sequestrano? Il mistero di queste pagine è qui, e tiene il lettore ancorato fino alla fine della storia in un crescendo pilotato dall’antieroe Ivano, che pare più che altro un umano capitato su un pianeta diverso, un mondo delirato di uomini e donne che, messi alla corda dagli intervistatori, sembrano vivere tutti una vita ambigua ed Continua a leggere

“L’insostenibile del futile: una famiglia americana” nuovo pezzo per Nazione Indiana

Un pezzo a cui tengo molto, uscito oggi per Nazione Indiana, con un mio scatto californiano.

L’insostenibile del futile: una famiglia americana

Non so se si possa definire una festa, questa. Ci sono degli ospiti ma soprattutto delle ospiti qui, donne perlopiù sposate con eventuale marito al seguito. Poi c’è da bere e da spiluccare, in cucina.

La cucina è grande come metà del mio appartamento, affaccia su un salone e un’area pranzo. Tutti insieme sono più grandi di casa mia, e si affacciano sulla pool area, che invece non è enorme: una piscina da telefilm middle-class. La proprietà non vale più di 800 mila dollari, col mercato immobiliare del momento.

Siamo nella zona della “Valley”, la vallata anonima a ridosso di Los Angeles regno diurno delle casalinghe, coi loro bambini e cani middle class. Ce n’è uno anche qui: un classico golden retriever che per la festa resta confinato in giardino; gigione, grasso, e molto carino. È tutto very nice, qui. Continua a leggere