“Il giorno del Ringraziamento” a puntate su “La poesia e lo spirito”

Avevo una narrazione "nel cassetto" da qualche anno, troppo corta per essere un romanzo, troppo lunga per funzionare come racconto. Una novella ambientata a nord della California durante il weekend del “Thanksgiving”.

Ho scelto di pubblicarla a puntate su La poesia e lo spirito, dal 24 novembre al 6 dicembre 2017, in 13 puntate, ogni giorno alle ore 18:00, illustrata da una mia foto. Per chi – come me! – detestava leggere le cose a puntate, ho poi allegato la novella per intero in formato pdf con l'ultimo capitolo del 6 dicembre. Lo trovate anche qui: il-giorno-del-ringraziamento-pdf
Buona lettura!

Di nuovo al Lecce Film Fest, quest’anno come giurata!

Anche quest'anno sarò in qualche modo presente al mio festival del cuore, il Lecce Film Festival!

Non ho nessun lavoro da presentare, ma ci sono lo stesso (anche se in modo purtroppo solo virtuale) perché sono una dei giurati. Devo ammettere che è stata una bellissima esperienza anche se davvero difficile quella di "giudicare" il lavoro di qualcun altro.

Spero possiate partecipare, dal 7 al 10 dicembre!

“Dignity” di nuovo in New Jersey!

Lo scorso aprile Dignity era stato selezionato per un bellissimo festival negli Stati Uniti, il "Women In The World" – Women In Media – Newark's 2017 Women's History Month Film Festival.

Qualche giorno fa la direttrice del festival mi ha contattata per chiedermi se ero disponibile a autorizzarla a proiettare "Dignity" in seno a una serie di iniziative per i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, spiegandomi che il mio documentario era stato tra i più apprezzati e applauditi dal pubblico perché "illustra chiaramente l'importanza dell'istruzione e della speranza per affrontare enormi difficoltà. Ci congratuliamo con te per aver condiviso questa avvincente storia con i cinefili di tutto il mondo e non vediamo l'ora di proiettare i tuoi nuovi lavori per il nostro pubblico."

E quindi ho il piacere di invitarvi alla proiezione alla East Orange Public Library lunedì 4 dicembre alle ore 18:00!

 

Nuova recensione di “Di morire libera”!

Nuova incredibile recensione di Eliana Como del mio romanzo "Di morire libera" appena pubblicata da Popoff Quotidiano qui! Sono senza parole perché è stato veramente emozionante accorgersi che qualcuno ha letto questa storia con la mia stessa identica emotività, passione e scopo, trovandoci proprio quelle cose che sono le più importanti per me. E soprattutto, disegnando per Michelina un ritratto così bello da farmi commuovere!

Femm’ne s’ nasc’ brigant’ s’ mor’ (a proposito di un romanzo)

Prima di iniziare a scrivere la recensione di questo romanzo, ho provato a disegnarla. Primo perché un libro quando è così bello va semplicemente letto, non può essere raccontato. E poi perché i ritratti sono una parte importante di questa storia. Forse la ragione stessa per cui l’autrice, Monica Mazzitelli, ha deciso di raccontarla.
Di morire libera è la storia di una donna. La storia di Michelina Di Cesare, brigantessa vissuta negli anni successivi all’invasione del Regno delle Due Sicilie e all’unificazione dell’Italia sotto il re sabaudo. Femminista ante-litteram, donna coraggiosa e libera.

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Che la forza sia con voi. E il potere con noi.

Inauguro con questo pezzo dedicato al #metoo svedese una collaborazione molto importante e preziosa per me: da ora sono a ogni effetto la "quarta autrice ufficiale" della preziosa pagina de Le Donne Visibili!

Ci sono molte donne per cui femminismo significa in qualche modo rifiutare una prospettiva di diversità di genere, come fosse un marchio di debolezza; donne che tendono a catalogare sé stesse su un metro maschile, a cominciare dalla declinazione dei titoli professionali, ché quelli al femminile “non valgono tanto quanto”.

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Raggiunta -e superata!- quota 100 festival!

Felicissima di annunciare che ho appena raggiunto (e in verità sorpassato!) la quota 100 selezioni a festival con i miei corti, alè!!
Festeggio la cosa con questo banner creato dall’illustratrice Eliana Como, che ha disegnato questa ragazzina a rappresentare la mia casa di produzione “Molly Bloom Productions”. L’abbiamo chiamata Molly-Elly e da oggi in poi è il mio avatar. Non è fichissima?

La rivoluzione senza Italia del #metoo

Una sensazione da punto di non ritorno.
Come nella favola di H.C. Andersen − I nuovi abiti dell’imperatore – a un certo punto è bastato un grido: quello delle prime donne dello Hollywood Star System, che hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto e vuotare un sacco pieno di vergogna, rabbia, frustrazione, paura e incertezza. Da lì, pochi giorni dopo, il primo post con l’hashtag #metoo inizia a girare e in un paio di notti diventa una valanga. Si aggiornano le cifre dei conteggi delle migliaia e migliaia di donne occidentali che hanno trovato la forza della moltitudine per raccontare la propria storia. Che sia quella di una molestia su un autobus, o di uno stupro, tante mani si sono alzate e il fiume è diventato una piena, un avvenimento che è impossibile ignorare. Grazie ai social network le donne occidentali si sono finalmente incontrate, pur senza vedersi mai, e nell’onda sororale e calda del dire “anch’io” hanno formato una sorta di alleanza, con la forza che hanno le donne quando si stufano e non riescono più a far passare nulla.C’era un prima dove la lingua era avvilita dalla paura, e dalla vergogna, e ora c’è un dopo dove ognuna di noi non si sentirà mai sola ma avrà saputo una volta per sempre che quello che le capita è comune, condiviso, incolpevole sempre e comunque, da contrastare sempre e comunque. E forse dal 99.9% di donne che fino a ora hanno taciuto, potremo averne 50% che gridano la loro rivoluzione d’ottobre, proprio a cent’anni da quella russa.

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