La possibilità di sopravvivenza delle specie animali è collegata alla capacità di valutare e giudicare. Se ci fosse indifferenza rispetto allo stato fisico degli esseri che ci circondano, non saremmo sopravvissuti altrettanto bene. Ci saremmo accoppiati con esemplari non abbastanza sani e forti, e il leone avrebbe rincorso la gazzella sbagliata – e forse sarebbero entrambi estinti. Valutazione e giudizio prediligono ciò che è ai nostri occhi “bello” laddove traduciamo la “bellezza” visiva come indice generale di salute e fertilità.
Questa è, semplicemente, la Natura. Che si prende cura di sé stessa per garantire la propria sopravvivenza di specie. Tentare di disattivare il nostro istinto a valutare e giudicare gli esseri viventi che incontriamo nel nostro cammino (che sia un animale aggressivo o un esemplare di homo sapiens bellicoso o infetto) sarebbe geneticamente “pericoloso” per la nostra sopravvivenza. E tuttavia, questa valutazione e giudizio sono diventati piuttosto superflui: siamo miliardi su questo pianeta, lo abbiamo colonizzato praticamente tutto e nel bene (e purtroppo nel male) siamo completamente affermati come specie. Continua a leggere