Recensione di “Di morire libera” su La Stampa

Un magnifico elzeviro di Letizia Tortello sulle pagine culturali de La Stampa, del 01-02-2020

Michelina Di Cesare la “briganta femminista”

“Non cercatemi nelle foto scattate con il vestito paesano, con il fucile in mano e il revolver, io non sono quella”. Michelina Di Cesare è la donna “della foto morta ammazzata, con lo zigomo sporco della terra su cui mi hanno trascinata, con le pallottole sparate sulla schiena che non vedete, quella a cui hanno sputato in faccia” nuda, spogliata con il seno di fuori per venire irrisa mentre veniva ammazzata da ladra e criminale, una donna incinta. “Sono quella che non voleva una vita sottomessa. La mia vita l’ho scelta e l’ho vissuta, mi andava bene di morire, ma di morire libera.” Continua a leggere

Presentazione di “Di morire libera” alla Libreria degli Eddini di Belluno

È un’emozione grandissima per me poter presentare il mio romanzo alla libreria degli Eddini di Belluno il prossimo 2 marzo!

A mettere tutti insieme i mesi che ho trascorso nel bellunese da quando sono nata, vengono fuori più di sette anni della mia vita! Qui mi sento veramente a casa, come forse non mi sento da nessun altra parte al mondo…

Qui l’evento su Facebook, ci vediamo lunedì 2 marzo alle 17:30 alla Libreria degli Eddini a via Mezzaterra, 15 Belluno. A presentarmi avrò il piacere e l’onore di avere la giornalista Cristina Da Rold.

Recensione di “Di morire libera” su Le Monde Diplomatique

Una bella e ragionata recensione di “Di morire libera” (Lorusso Editore) uscita su Le Monde diplomatique – il manifesto di oggi!
Enzo Di Brango scrive:
“Scrittice, regista e femminista resistente, Monica Mazzitelli ha voluto misurarsi al femminile, con un tema che solo negli ultimi anni ha cominciato a prendere consistenza nei dibattiti storico-sociali. Il racconto, sviluppato su fonti storiche consultate in archivi e biblioteche, restituisce ai lettori l’immagine di una donna guerrigliera, Michelina Di Cesare, che la vulgata “brigantista” spesso nostalgica di monarchi e condottieri, aveva relegato al ruolo di testimonial più per l’avvenenza derivata da foto farlocche (una modella abilmente travestita e spacciata per la brigantessa) che per la sua storia vera di combattente morta con il fucile in spalla.
Come citato nell’introduzione, l’autrice rimane fedele a quanto a suo tempo asserì la storica francese del femminismo Arlette Farge: «Parlando delle donne e della loro storia non si tratta neppure di riempire uno spazio bianco perché non c’è nessuno spazio bianco da riempire: bisogna solo ripassare con la matita nera i segni cancellati il cui tracciato è, però, ancora bene individuabile, di un disegno di cui nessuno si è preoccupato mai». Continua a leggere

Copertina di “Di morire libera” in uscita il 14 dicembre!

Ecco la copertina del mio nuovo romanzo in uscita il 14 dicembre! Sono felicissima!

Qui il testo del comunicato stampa, scaricabile anche in formato pdf qui:Scheda Di morire libera:

LORUSSO EDITORE – da dicembre in libreria
Monica Mazzitelli
DI MORIRE LIBERA
La vita ardente di Michelina Di Cesare, briganta
introduzione di Enzo Di Brango

1860. Con l’invasione del Regno delle Due Sicilie l’Italia è stata appena unificata sotto la monarchia sabauda. Quando diventa chiaro che Francesco II di Borbone non tornerà più sul trono di Napoli, tutti coloro che hanno combattuto fino a quel momento  credendosi militari clandestini diventano “briganti” e vengono relegati ai margini della società, braccati e piegati. Tra questi c’è una donna, destinata a diventare un’icona di quell’era. Si chiama Michelina Di Cesare.
Di lei si tramandano foto false realizzate in studio con una modella, a soddisfare la famelica curiosità voyeuristica del tempo, che con triste ironia diventano – e
restano fino a oggi – il simbolo di una rivolta in chiave femminile agli abusi sabaudi. Ma l’unica vera foto di Michelina è un’immagine terribile, che la ritrae dopo l’uccisione, a seno scoperto e incinta.
Ma chi era davvero questa donna? Qual è la sua parabola e perché è necessario salvarla dall’oblio? Monica Mazzitelli ricostruisce la storia epica e vera di una donna memorabile, in un romanzo incalzante, modernissimo, a tratti sanguinoso e lurido, femminista e anarchico, potente e scritto «con le lacrime sempre in tasca».

Sono quella che non voleva una vita sottomessa. Sono quella che non ha potuto
crescere i suoi figli. Non abbiate pietà di me, la mia vita l’ho scelta e l’ho vissuta,
e sapevo pure come sarebbe finita.
Andava bene anche di morire, ma di morire libera.”

Monica Mazzitelli è nata a Roma nel 1964 e vive a Göteborg (Svezia). Scrittrice e regista, ha pubblicato un romanzo per Rizzoli alcuni anni fa (sotto pseudonimo), ha curato l’antologia Tutti giù all’inferno (Giulio Perrone Editore), è caporedattrice di La poesia e lo spirito, e ha tenuto il blog Tu, quore! per l’Unità. Ha pubblicato racconti in vari volumi e ha collaborato con importanti testate con articoli, racconti e recensioni, tra le quali Nazione Indiana, Carta, Diario, Accattone, Micromega.
Come regista ha diretto Dignity, documentario pluripremiato, insieme a altri due cortometraggi, Midsommar e The Coltrane Code, selezionati per oltre un centinaio di festival internazionali.
Nel 2002 ha fondato il gruppo de iQuindici, costola della Wu Ming Foundation, che ha diretto fino al 2009.

Formato: 14,8 x 21 cm
Brossura
ISBN 9788894442717
Romanzo
264 pagine – 14 euro
Storia – Biografie
Collana Buck contatti: info@lorussoeditore.it Fb: Lorusso Editore

 

Nuova recensione di “Di morire libera”!

Nuova incredibile recensione di Eliana Como del mio romanzo "Di morire libera" appena pubblicata da Popoff Quotidiano qui! Sono senza parole perché è stato veramente emozionante accorgersi che qualcuno ha letto questa storia con la mia stessa identica emotività, passione e scopo, trovandoci proprio quelle cose che sono le più importanti per me. E soprattutto, disegnando per Michelina un ritratto così bello da farmi commuovere!

Femm’ne s’ nasc’ brigant’ s’ mor’ (a proposito di un romanzo)

Prima di iniziare a scrivere la recensione di questo romanzo, ho provato a disegnarla. Primo perché un libro quando è così bello va semplicemente letto, non può essere raccontato. E poi perché i ritratti sono una parte importante di questa storia. Forse la ragione stessa per cui l’autrice, Monica Mazzitelli, ha deciso di raccontarla.
Di morire libera è la storia di una donna. La storia di Michelina Di Cesare, brigantessa vissuta negli anni successivi all’invasione del Regno delle Due Sicilie e all’unificazione dell’Italia sotto il re sabaudo. Femminista ante-litteram, donna coraggiosa e libera.

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Intervista a Radio Vaticana

Un paio di foto dall'intervista fatta settimana scorsa a proposito di "Di morire libera" a Radio Vaticana, condotta in studio da Rosario Tronnolone, con Meg Mason e Mara Miceli. Nice!