Ho pensato di girare questo booktrailer appena letto il romanzo e averlo recensito. C’erano emozioni provate nella lettura che ho cercato di tradurre in parole e altre per le quali volevo delle immagini; per fortuna sono riuscita a trovarle. Volevo raccontare alcune delle sfaccettature di T. E. Lawrence sovrapponendo la sua immagine eroica (che qui ho voluto rappresentare con il cammino nel deserto verso Aqaba) e la sua immagine più intima e notturna (le finestre della sua casa di Polstead Road a Oxford), con quelle accademiche del suo college di Oxford (All Souls: il cortile, le guglie, il campanile sovrastante). C’è uno sforzo solitario di conquista di vita nell’incessante cammino sulla sabbia fino al mare, e c’è anche implicita la fine, il non poter andare oltre una volta arrivati alla battigia.
Quindi la metafora di morte e vita con le immagini della Prima Guerra Mondiale, carneficina putrida e sommamente inutile, che ho contrapposto con l’albero preferito da Tolkien, il pinus nigra ancora oggi magnificamente largo e aperto nell’orto botanico di fronte al Magdalene College; e ho voluto chiudere con la sua lapide, serena e solida come l’albero, eterna come un capolavoro di narrativa. Continua a leggere