Project manager per la biblioteca di Askim!

Verso la fine dello scorso anno ho ricevuto l’incarico di Project Manager per i lavori di ristrutturazione e arredamento di una deliziosa biblioteca di Göteborg, nell’area di Askim.

Sono stati mesi molto intensi e complessi, e quindi anche estremamente divertenti, durante i quali ho coordinato il lavoro di molte persone, da quello culturale a quello tecnico, dal marketing alle pubbliche relazioni. Ho imparato molto e sono felice di aver dato un contributo che mi è stato spesso riconosciuto come eccellente, anche se a essere sincera non ho fatto altro che cercare di dare il meglio delle mie possibilità. Ho avuto come obbiettivo quello di spendere il meno possibile del budget a disposizione – dato che si trattava di fondi pubblici – mantenendo però alta la qualità degli arredi in modo che potessero durare per qualche decina di anni a venire!

Sono fiera di essermi guadagnata la prima pagina di un giornale locale e anche qualche bel articolo, in questi giorni, anche collegato alla mia collaborazione con la Göteborg Wind Orchestra.

Sono felice che questa città mi accolga con questo entusiasmo, è un amore del tutto reciproco heart

Ecco un album di foto dell’inaugurazione di ieri, il link a un pezzo della testata Vårt Göteborg (in svedese!), quello del Västgöta Bladet e qualche immagine delle pubblicazioni. Felicità!

Tom Waits e la corazzata Kotiomkin [pillole musica #1]

In questi giorni il cantautore statunitense Marc Ribot ha fatto uscire una cover di Bella ciao cantata da Tom Waits. Un mio contatto su Facebook ha pubblicato il link al pezzo salutandolo con gioia, come alternativa all’originale che sarebbe a suo avviso un "nenia tediosa". Questa persona non è certamente schierata a destra eppure ha ritenuto opportuno, persino in tempi come questi, dare quel tocco un po’ fantozzianamente liberatorio al suo post, come Bella ciao fosse una novella Corazzata Kotiomkin.

Continua a leggere

Per Dignity No Profit People

Quando andai in Mozambico per girare il documentario “Dignity” non sapevo bene cosa avrei trovato, avevo solo un’idea abbastanza vaga sul luogo, su come avrei potuto fare le riprese, su come avrei potuto comporre la narrazione, ancora così vergine e solo intuita. Ma sapevo che tutto sarebbe stato legato alle ragazze, e mi sentivo totalmente libera da pensieri, pre-giudizi, indicazioni a loro proposito. Ero una tabula rasa, curiosa e piena di amore per le loro sofferenze e le loro storie, che volevo solo accogliere.

Non avere idea di come avrei montato tutto il girato mi generava un certo margine di preoccupazione, ma mi istillava anche un grande senso di libertà e desiderio di lasciare che fossero le ragazze a guidarmi. Dopo alcune sessioni con la mia insostituibile montatrice Cinzia Bolognini, e anche qualche consiglio da parte del registra Guido Chiesa e di sua moglie nonché partner professionale, la sceneggiatrice Nicoletta Micheli (che lascia sempre un segno in ciò che faccio, persino quando non lo sa) mi fu invece velocemente chiaro cosa avrei raccontato e come, e soprattutto quel finale dove una delle ragazze, Lúcia (che noi chiamiamo affettuosamente Lucinha) afferma di non volere niente di complicato nel suo futuro, ma solo “una vita normale”. Continua a leggere

Elezioni svedesi: la solita disinformazione

In questi giorni ho letto alcuni articoli di giornali italiani sedicenti comunisti a proposito delle elezioni qui in Svezia, e sono rimasta abbastanza sbigottita dai contenuti. In sostanza, tutti ripetono di fatto la stessa identica vulgata del partito nazionalista e xenofobo Sverigedemokraterna (“Democratici di Svezia”) ovvero che gli svedesi siano “stufi dei problemi della criminalità causati dall’immigrazione” e “stanchi di dover sostenere economicamente la pressione fiscale generata dai costi dell’immigrazione”.
Vorrei rassicurarvi su una cosa: qui in Svezia non c’è alcun tipo di fenomeno che possa essere descritto come un problema di criminalità come lo conosciamo noi in Italia. Il livello è semmai paragonabile a quello di una cittadina altoatesina. Inoltre anche qui come in Italia i crimini sono in continua discesa, omicidi compresi. Aumentano quelli afferibili alla sfera sessuale non tanto perché ne aumenti la portata in termini assoluti (a eccezione di quelli legati all’eccessivo consumo di materiali pornografici, su cui ho scritto in passato), ma soprattutto perché la giurisprudenza in materia di crimini di natura sessuale si fa sempre più aspra – fortunatamente – e sanziona praticamente qualsiasi tipo di comportamento che non sia frutto di una piena e consensuale scelta adulta.

Continua a leggere

Narratrice per concerti dedicati a Roma

Ho avuto il piacere e l'onore di essere chiamata a narrare la mia città natale Roma da parte di una delle più importanti istituzioni musical della città di Göteborg, la Göteborg Wind Orchestra, che ha come sede il più antico palazzo eretto nella città. il Kronhuset.

Sotto la direzione del Maestro Niklas Wallén avrò modo di raccontare qualcosa di sottile e diverso sulla Città Eterna, parlando di quegli elementi di acqua, terra, aria e fuoco che compongono secondo me un unicum emozionale anche per i turisti di passaggio.

Domani doppia data nella cittadina di Tidaholm, e sabato gran concerto alla Kronhuset, alle ore 16:00!

La mano razzista dell’uomo laser

Quasi trenta anni fa abitavo a Stoccolma, nell’elegante quartiere di Gärdet, sposata a uno svedese. Al tempo lavoravo in Alitalia e mi sentivo molto al sicuro, forte di un ottimo lavoro, una bella laurea con 110 e lode in tasca, l’appartamento di proprietà. Mi sentivo perfettamente integrata nella società svedese, parlavo la lingua come fosse il mio idioma nativo e avevo amici svedesi DOC, in prevalenza biondi con gli occhi chiari.

Continua a leggere

Il coraggio di Elin Ersson

Ho scritto velocissimo articolo per raccontare la storia di Elin Ersson per il sito delle Donne Visibili e per La poesia e lo spirito.

Ecco una donna veramente visibile: Elin Ersson, giovane studentessa di Scienze Sociali di Göteborg. Si adopera attivamente per combattere i rimpatri in Afghanistan dalla Svezia, al punto che l'altroieri ha acquistato un biglietto per un volo diretto a Istanbul sul quale era imbarcato anche un richiedente asilo politico al quale era stata rifiutata la richiesta.

Continua a leggere