Un’intervista di gruppo alle partecipanti alla competizione internazionale “SISTER” del Reykjavik Feminist Film Festival a cura di Tara Karajica! L’articolo è in inglese e si può leggere qui.
La prima di “The Wedding Cake” al Göteborg FF!
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![](https://monicamazzitelli.net/wp-content/uploads/2020/02/lotta-01-150x150.jpg)
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Ecco qualche scatto della prima di “The Wedding Cake” nella mia città, Göteborg, al più grande e importante festival di tutto il Nord Europa! Non so descrivere la mia felicità e orgoglio per questo grandissimo traguardo, è stato davvero un … Continua a leggere
Recensione di “The Wedding Cake” su Ubiquarian
Che piacere questa positiva recensione su “The Wedding Cake” firmata da
The winner of the RVK Feminist Film Festival’s International Sister competition is The Wedding Cake, a very peculiar animated short film written and directed by Monica Mazzitelli. It’s a film that further blurs the line between the documentary and fiction via stop-motion animation using the Playmobile figures as characters and objects and the titular wedding cake that, over the course of the film’s under four minutes of runtime, gets eaten away. Next stop for the film will be the Reality Bites programme of the Gothenburg International Film Festival. Continua a leggere
“The Wedding Cake” vince il RVK Feminist Film Festival a Reykjavik!
Ho vinto il premio per il migliore cortometraggio internazionale al RVK Feminist Film Festival!!
Questa la motivazione della giuria internazionale: “The “Sister Award” for International Film goes to a short film that, at just under 4 minutes, packs a powerful story punch. A young woman is forced to become a prostitute in order to settle her husband’s debts. Her destiny is narrated in a powerful voice over through Playmobil figures and a wedding cake that disappears along with the woman’s illusions.”
“The Sister Award goes to Director Monica Mazzitelli for her short film, “Wedding Cake.”
Grazie di nuovo dal profondo del cuore in primis il mio fantastico e geniale marito Mikael Moiner Mikael Moiner Photography, DoP, montatore e colorista del progetto, Adriana Rosati che è la designer della torta e la scenografa, Astrid Hallén che ha dato la voce alla mia “Anna”, Veli-Matti Äijälä che ha composto la musica, Riccardo Cimino di Suonilab che ha fatto il master dell’audio, Giulia Colavolpe Severi che ha curato le traduzioni e infine Amer Kapetanović che ha dato assistenza per l’illuminazione.
Ma voglio soprattutto ringraziare lo scrittore e ispettore di polizia Simon Häggström, il mio eroe prefirito nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione, e l’organizzazione Talita che da anni offre sostegno alle donne che riescono a sfuggire dalla prostituzione. Questo corto non sarebbe esistito senza di loro
Recensione di “Di morire libera” su Le Monde Diplomatique
Una bella e ragionata recensione di “Di morire libera” (Lorusso Editore) uscita su Le Monde diplomatique – il manifesto di oggi!
Enzo Di Brango scrive:
“Scrittice, regista e femminista resistente, Monica Mazzitelli ha voluto misurarsi al femminile, con un tema che solo negli ultimi anni ha cominciato a prendere consistenza nei dibattiti storico-sociali. Il racconto, sviluppato su fonti storiche consultate in archivi e biblioteche, restituisce ai lettori l’immagine di una donna guerrigliera, Michelina Di Cesare, che la vulgata “brigantista” spesso nostalgica di monarchi e condottieri, aveva relegato al ruolo di testimonial più per l’avvenenza derivata da foto farlocche (una modella abilmente travestita e spacciata per la brigantessa) che per la sua storia vera di combattente morta con il fucile in spalla.
Come citato nell’introduzione, l’autrice rimane fedele a quanto a suo tempo asserì la storica francese del femminismo Arlette Farge: «Parlando delle donne e della loro storia non si tratta neppure di riempire uno spazio bianco perché non c’è nessuno spazio bianco da riempire: bisogna solo ripassare con la matita nera i segni cancellati il cui tracciato è, però, ancora bene individuabile, di un disegno di cui nessuno si è preoccupato mai». Continua a leggere
“Just Looking” selezionato per il 12 Months Film Festival
È stato un grande piacere apprendere che il mio micrometraggio “Just Looking” sia stato apprezzato e selezionato per il 12 Months Film Festival! Volendo si può votare qui!
E ora speriamo che si aggiudichi qualche premio 🙂
“Di morire libera” sul Venerdì di Repubblica!
Che meraviglia questa segnalazione su Il Venerdì di Repubblica!
“La storia dei briganti è sempre stata raccontata al maschile. Ecco invece la vita di Michelina Di Cesare, “briganta” suo malgrado, personaggio emblematico di soprusi patiti salle donne di ogni epoca. Un libro con tanta passione e una scrittura bella e lucida.”
Ecco “Di morire libera”!
Eccole qui le mie copie del libro finalmente arrivate qui a Göteborg! Grazie a Lorusso Editore!
“The Wedding Cake” selezionato per il RVK Feminist Film Festival di Reykjavík!
Il mio nuovo corto “The Wedding Cake” avrà la sua anteprima mondiale in Islanda!
È nato come pilota per un più ampio progetto di docufiction artistico e ci stavo lavorando quando sono venuta a sapere del RVK Feminist Film Festival. A quel punto mi sono affrettata a completarlo per poterlo iscrivere specificatamente a questo festival, per cui potete immaginare la mia gioia quando ho saputo che era stato selezionato per gareggiare a Reykjavík, dal 16 al 19 gennaio prossimo.
Sono veramente felice e orgogliosa!
Metterò presto dettagli sul programma, sperando di poter essere lì di persona!
Poster di “The Wedding Cake”
Lasciatemi presentare il mio nuovo cortometraggio, “The Wedding Cake”! [“La torta di matrimonio”]
È il mio “pilota” per un più ampio progetto di docufiction artistico di cui vi racconterò meglio in futuro.
Voglio ringraziare dal profondo del cuore in primis il mio fantastico e geniale marito Mikael Moiner Photography, DoP, montatore e colorista del progetto, Adriana Rosati che è la designer della torta e la scenografa, Astrid Hallén che ha dato la voce alla mia “Anna”, Veli-Matti Äijälä che ha composto la musica, Riccardo Cimino di Suonilab che ha fatto il master dell’audio, Giulia Colavolpe Severi che ha curato le traduzioni e infine Amer Kapetanović che ha dato assistenza per l’illuminazione.
Ma voglio soprattutto ringraziare lo scrittore e ispettore di polizia Simon Häggström, il mio eroe prefirito nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione, e l’organizzazione Talita che da anni offre sostegno alle donne che riescono a sfuggire dalla prostituzione. Questo corto non sarebbe esistito senza di loro.