Serata Booktrailer a Piacenza

Stasera sono qui, a presentare qualcuno dei lavori, compreso il nuovissimo trailer dedicato a Lidia Ravera. Se siete in giro… [c’è anche una vaga possibilità che si materializzi pure la grande Chiara Valerio!]
Martedì 18 marzo 2008 ore 21,00 al Caffé letterario, pub, ristorante BACICCIA, Via Dionigi Carli 7 Piacenza tel. 0523/606684

“The Disney Trap” ha superato un milione e mezzo di spettatori!

Sono davvero felicissima di questo risultato non solo pazzesco ma davvero inipotizzabile quando con la micro fotocamera e tutte le luci della camera da letto accese leggevo sudata il copione nascondendolo dietro lo schermo del pc.. sono contenta che Molly abbia fatto tutta questa strada, anzi, sta in effetti per girare un nuovo corto, questa volta contro il prestito a pagamento in biblioteca.. Vi farò sapere!

The Disney Trap” è stato da poco segnalato nuovamente in rete, questa volta a proposito della presentazione di “Tutti giù all’inferno” di ieri al Linux Club di Roma, in questo pezzo della grande Alessandra Buccheri su L’Angolo Nero

Appello “Triangolo nero”

In questi giorni sono stata totalmente assorbita dalla preparazione e diffusione di questo importantissimo appello, che vi invito a firmare online qui su petition.org

Il triangolo nero
Violenza, propaganda e deportazione. Un manifesto di scrittori, artisti e intellettuali contro la violenza su rom, rumeni e donne

La storia recente di questo paese è un susseguirsi di campagne d’allarme, sempre più ravvicinate e avvolte di frastuono. Le campane suonano a martello, le parole dei demagoghi appiccano incendi, una nazione coi nervi a fior di pelle risponde a ogni stimolo creando “emergenze” e additando capri espiatori.
Una donna è stata violentata e uccisa a Roma. L’omicida è sicuramente un uomo, forse un rumeno. Rumena è la donna che, sdraiandosi in strada per fermare un autobus che non rallentava, ha cercato di salvare quella vita. L’odioso crimine scuote l’Italia, il gesto di altruismo viene rimosso.
Il giorno precedente, sempre a Roma, una donna rumena è stata violentata e ridotta in fin di vita da un uomo. Due vittime con pari dignità? No: della seconda non si sa nulla, nulla viene pubblicato sui giornali; della prima si deve sapere che è italiana, e che l’assassino non è un uomo, ma un rumeno o un rom.
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Copyleft – La mia definizione

Il copyleft non è – come si vuol far maliziosamente credere – l’eliminazione del diritto d’autore (cioè il pagamento di un equo compenso all’autore di un’opera), bensì la depenalizzazione della sua circolazione quando ciò non avviene a scopo di lucro. In altre parole significa che chi fa circolare un’opera gratis, chi – nel caso di un’opera letteraria – ne regala una stampa o ne legge dei brani in pubblico senza far pagare un biglietto, può farlo liberamente e a patto che indichi la stessa clausola nelle copie che diffonde. Nessuno lucra alle spalle di un autore e l’opera si diffonde, anche a chi non può permettersi di acquistarla, accrescendo la diffusione della cultura e dei saperi a tutti, senza distinzioni di censo.

Quasi tutto quello che è pubblicato in questo sito lo è con licenza Creative Commons 2.5 [share alike]

Un sito personale?

In effetti un sito personale è qualcosa di un po’ pomposo oltre che autosbrodevole, ma mi piaceva l’idea di un luogo aperto per raccogliere i risultati tangibili del prodotto della mia creatività, ovvero ciò che oltre a disinnescarmi le nevrosi aggiunge valore alla mia vita. È un sito per me e i miei amici, più gli eventuali curiosi che arriveranno googlando chissà come e perché. Non è un blog  e non si possono postare commenti.
Spero che qualcosa vi interessi e magari vi piaccia anche. Grazie per la visita!

Pubblicato in News

Occhidibra’ (da “Tutti giù all’inferno”)

Nell’antologia Tutti giù all’inferno il personaggio che lega le storie è un pazzo che ho chiamato Occhidibra' nel senso dantesco di Caronte Occhi di Bragia. Lui è proprio il mio fool, la mia bocca della verità, l’inaudito. Se lo incontrassi mi girerei dall’altra parte, farei finta che fosse trasparente, e lui lo sa. Per questo, giustamente, mi disprezza. Per questo io lo rispetto. Insomma, Caronte è un personaggio speciale, che fa delle incursioni nell'antologia. Ne ho scritte un paio io, eccole.

La versione rtf è scaricabile qui.

OCCHIDIBRA’ – I

AHH! AHH!!!! Eccoci signori! Siete pronti per il viaggio?
Ma guarda che facce, tutti a guardarsi i piedi. Io lo so quello che pensate sapete? 41 gradi all’ombra, 45 nella metropolitana, e pure il matto ci voleva! AHH! AHH!!!! Eh sì! Eccoci signori, sono il matto, ma non abbiate paura, non si sposti signora, che perde il posto a sedere, non si sposti che non le faccio niente io sa? Sono matto ma sono innocuo, forse. Sono innocuo, purtroppo. Chi è che da fastidio? Brigatisti non ne abbiano no, sono finiti tutti, ma già nel ’77 però eh? Non penserete mica che Moretti? Ma che scherzate? Eh già! Innocuo! Continua a leggere

Sovversivo (da “Tutti giù all’inferno”)

Questo è il racconto con cui ho concluso l’antologia Tutti giù all’inferno e il manifesto del mio credo. Uno dei racconti che amo di più. Avevo bisogno di metterlo su carta, darmi una linea guida dentro per riconoscermi in qualcosa di mio e solido prima che il mio senso di disgusto nei confronti di Santa Romana Chiesa sommergesse anche l’ultimo raggio di fede acceso, spegnendolo. Vivo laicissimamente, ma questo è ciò che penso del lascito di Gesù di Nazareth.

La versione rtf è scaricabile qui.

SOVVERSIVO

Chissà che forma avevano avuto i Suoi piedi. Se erano stati grossi o magri, con l’alluce lunghissimo o le dita pari. Com’erano state le sue guance sopra la barba, tonde o scavate? Se i peli erano folti o radi sul suo petto, se il sudore sotto la tunica di lino prudeva, come la sabbia tra le stringhe dei sandali e la pelle callosa.

La scorciatoia per il capolinea dell’autobus che arrivava ad Anagnina era un sentiero di spini e polvere dove le finte Birkenstock prese all’Upim avevano dimenticato di essere celesti. La tentazione di mettere i piedi sotto la fontanella era stata forte, ma chissà se si sarebbero asciugati in tempo per il suo ingresso negli uffici della Congregazione Vaticana del Clero. Da lì solo quarantacinque minuti per arrivare al Tempio. Continua a leggere