Eccole qui le mie copie del libro finalmente arrivate qui a Göteborg! Grazie a Lorusso Editore!
Archivio mensile:Dicembre 2019
“The Wedding Cake” selezionato per il RVK Feminist Film Festival di Reykjavík!
Il mio nuovo corto “The Wedding Cake” avrà la sua anteprima mondiale in Islanda!
È nato come pilota per un più ampio progetto di docufiction artistico e ci stavo lavorando quando sono venuta a sapere del RVK Feminist Film Festival. A quel punto mi sono affrettata a completarlo per poterlo iscrivere specificatamente a questo festival, per cui potete immaginare la mia gioia quando ho saputo che era stato selezionato per gareggiare a Reykjavík, dal 16 al 19 gennaio prossimo.
Sono veramente felice e orgogliosa!
Metterò presto dettagli sul programma, sperando di poter essere lì di persona!
Poster di “The Wedding Cake”
Lasciatemi presentare il mio nuovo cortometraggio, “The Wedding Cake”! [“La torta di matrimonio”]
È il mio “pilota” per un più ampio progetto di docufiction artistico di cui vi racconterò meglio in futuro.
Voglio ringraziare dal profondo del cuore in primis il mio fantastico e geniale marito Mikael Moiner Photography, DoP, montatore e colorista del progetto, Adriana Rosati che è la designer della torta e la scenografa, Astrid Hallén che ha dato la voce alla mia “Anna”, Veli-Matti Äijälä che ha composto la musica, Riccardo Cimino di Suonilab che ha fatto il master dell’audio, Giulia Colavolpe Severi che ha curato le traduzioni e infine Amer Kapetanović che ha dato assistenza per l’illuminazione.
Ma voglio soprattutto ringraziare lo scrittore e ispettore di polizia Simon Häggström, il mio eroe prefirito nella lotta contro lo sfruttamento della prostituzione, e l’organizzazione Talita che da anni offre sostegno alle donne che riescono a sfuggire dalla prostituzione. Questo corto non sarebbe esistito senza di loro.
Instagram!
Ed ecco che ho aperto alla fine anche un profilo su Instagram!
Se vi fa piacere, possiamo tenerci in contatto anche lì!
A presto!
L’ultimo sms
Sharon è così felice e impaziente di scendere in città stasera che le sembra ci stiano volendo tre ore a finire di truccarsi. Da quando aveva preso la patente non aveva più passato un sabato sera a casa, per sua madre non era un problema lasciarle la macchina per il fine settimana.
Sally prima le aveva messaggiato che Tess era già arrivata: aveva preso un take-away per tutte e tre, la aspettavano a casa. E che si desse una mossa, ché avevano fame − le aveva scritto aggiungendo faccine e emoji con cosce di pollo, patatine fritte, cuoricini e pazze risate.
Sto entrando in macchina ora!!! − le aveva risposto Sharon un secondo prima di aprire la portiera. Continua a leggere
Sassolini
Per un lungo periodo della mia vita ho viaggiato moltissimo, visitando tutti i continenti popolati, fino a quando – qualche anno fa − ho improvvisamente smesso. In questo scodellina di legno (comprata in chissà in quale dei miei viaggi) tengo alcuni sassolini e pietre che ho raccolto in giro, in situazioni diverse. Ero sicura che non avrei mai scordato il luogo e il sentimento con cui avevo raccolto ciascuna di queste pietre, ché quando le avevo prese e messe in tasca lo avevo fatto perché volevo ricordare bene quel momento, ché era stato sacro e importante, per qualche motivo. Dolomiti, Isola di Pasqua, Nuova Zelanda, Etiopia, Bolivia, Laos, India, Guatemala…
Ma non è stato così. Non ricordo più l’origine di queste pietre, e ora sono qui, mischiate e irriconoscibili.
Ed è forse la cosa più bella di questi sassolini, in verità. Di non poterli distinguere.
Che sono diventati un pezzo di me, che si è nascosto nel mio corpo, nel mio sentire.