#LottoMarzo 2017 – Bada come parli: non è porca quella troia.

Seduto nella fila di fronte a me un bell’uomo sui quarant’anni. Le falangi tatuate con lettere nere, anelli d’argento su ogni dito, bracciali e orecchini scuri, banda da polso di pelle, occhi chiarissimi sotto ciglia dorate, capelli rasati sui lati con una lunghissima coda di cavallo bionda e riccia che gli arriva quasi al fondoschiena, stivali corti, jeans neri su giacca grigia con sotto una camicia scura. E come colletto un collarino ecclesiastico.
Si chiama Markus, ed è un prete di strada: la sua parrocchia è per le vie, di notte; la sua missione aiutare i derelitti e gli sfruttati. Soprattutto prostitute. In Svezia la Chiesa protestante lavora spesso così, a sporcarsi le mani, come Cristo dai lebbrosi.

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Chi ha paura della Svezia?

In questi giorni la Svezia è di attualità dopo che Donald Trump ha riportato come veritiere alcune dichiarazioni rilasciate a Fox News da un certo Nils Bildt, un mitomane svedese che ha spacciato come notizie la propaganda contro immigrazione e Islam condotta dal partito “Sverigedemokraterna” (Democratici Svedesi), una formazione politica nata come ricettacolo di gruppi neonazisti e di ispirazione nazionalista, molto simile alla nostra Lega Nord.
Il Ministero degli Esteri svedese ha deciso di ribattere pubblicando un significativo ed esaustivo comunicato stampa in inglese: “Facts about migration and crime in Sweden” dove demolisce alcune delle più diffuse false opinioni/notizie attualmente in circolazione, sulla base di fatti e statistiche rilevate attraverso canali ufficiali, in primo luogo quelle delle Forze di Polizia.

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