I suoi ultimi romanzi non mi avevano entusiasmata, e certo Goliarda Sapienza, Joyce Carol Oates e Toni Morrison hanno penne migliori, sotto il profilo letterario, ma ho sentito Marianne come nessuna, e resta una delle scrittrici che amo più visceralmente. Le avevo scritto una lettera, mille anni fa, e di ritorno mi aveva risposto la sua casa editrice, dicendomi che mi scrivevano da parte sua per dirmi che lei voleva che io fossi la sua promotrice e traduttrice per l’Italia. Mi sarebbe piaciuto moltissimo ma all’epoca non avevo contatti nell’editoria, e non me la sono sentita di fare la promotrice/traduttrice precaria, buttandomi alla fine sul posto fisso. È uno dei pochissimi rimpianti della mia vita. Spero che dal mio coccodrillo si sentano le lacrime, perché le ho piante davvero.
Parte di questo pezzo è stato pubblicato anche da Diario nel marzo 2007.
Rtf qui.
MARIANNE CHE NON AVEVA PAURA DI DIO
Domenica scorsa è morta Marianne Fredriksson, la più famosa scrittrice contemporanea svedese. I suoi romanzi sono stati tradotti in 47 lingue e hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo. La ragione di questo successo sta sicuramente nella sua capacità di parlare dell’essere umano nella sua interezza, dei suoi conflitti, del suo bisogno di autodeterminazione. Continua a leggere→