Te ne sei andato, cattivo. E adesso come facciamo? Chi ci spiega gli ingranaggi luridi degli scantinati del mondo, dove lo ritroviamo quello sguardo dall’alto? La tua ironia malvagia e ben spesa, la tua eleganza, la tua sprezzatura? La tua voce carezzevole, indimenticabile.
Hai fatto le tue cazzate, tutte le persone speciali sono complesse, ma forse per una volta non è vero che tutti sono importanti ma nessuno insostituibile: non credo ci sarà mai un altro Sbancor.
Ci vediamo nelle grandi praterie fratello, che la terra ti sia lieve.