Finestre spalancate sul buio del mare
schiaffi percuotono i fianchi della torre che ci contiene,
nudi e perfetti.
Allacciati nel sonno
il giorno della vittoria è quello della stanchezza
del pianto del riposo del sollievo
di averti trovato,
e tu che hai trovato me.
Siamo il nostro premio,
fragile e eterno come ogni bellezza.
La donna alla finestra
l’uomo sulla sedia,
posano per la stampa che nulla ancora conosce di noi.
Eleganza di lino e seta incarta noi
regali irrestituibili.