Sono ultrafelice, oggi 19 gennaio è finalmente online una nuova rivista web di cui sono direttrice editoriale insieme a Ivan Arillotta. Un nuovo progetto dove metto energia e entusiasmo, contentissima di avere tantissimi amici scrittori e scrittrici che mi aiuteranno a rendere viva questa pulsazione culturale. Vorrei una nuova narrazione per ogni insulso articolo di attualità stantia, sono certa che non sia necessario fare nomi o cognomi.
Cercateci qui www.unonove.org, questa è l’intro che abbiamo preparato io e Ari:
19 è una data da cui abbiamo abolito il mese e l’anno per levare alla parola l’imbarazzo d’essere l’eco di una serata tra amici, pubblicamente insignificante. Ci siamo tenuti il segno − piuttosto nudo, scaleno e ispido − a disposizione delle nostre intenzioni. Il risultato sono le nostre narrazioni, da lì puoi prendere i grammi della nostra sostanza, non te li snoccioliamo. Chi ha bisogno di un attaccapanni, cerchi un attaccapanni.
Istruzioni di lettura: unonove. Sottotitolo: diramazioni di cultura contemporanea.
È pensato così, come un pellegrinaggio rizomatico tra parole, immagini, suoni. Ogni razza di segno. La narrazione non avviene attraverso uno stile ma lo genera, la narrazione è già significato. Il tentativo è quello di operare una metamorfosi del reale al quale non ci vogliamo subordinare. Che siano fatte di parole, immagini, suoni o altre contaminazioni, vogliamo raccontare storie che sfiorino il guscio di spazio e tempo con una comune forma di ostinazione: l’insubordinazione al reale, alla retorica del fatto compiuto e del mondo arreso a se stesso con le braccia conserte. Far toccare l’avvilimento della coscienza con il desiderio di Altro, trasformare le castrazioni contemporanee in poesia di futuro.
Per il resto, siamo personcine molto simpatiche.