Venerdì scorso ho concluso una giornata lunga per me alla Casetta Rossa di Garbatella, a Roma, a sentire la presentazione di Altai, con Wu Ming 2 e Wu Ming 5. Il solito grande piacere di ascoltarli e riabbracciarli, per un bellissimo romanzo (a presto la pubblicazione della quarta e ultima recensione uscita per Loop).
E entrando in un ambiente che non frequento abitualmente, visto che abito dall’altra parte della città, ho avuto una bellissima sorpresa: ci sono realmente delle persone che leggono questo sito, quattro sconosciuti quella sera mi hanno detto “Ah ma tu sei Monica, ho letto il tuo pezzo xy”. Roba da cadere di sella, se fosse stato un western. Insomma voi ci siete e mi leggete, anche i miei pezzettini più “ini”, quelli dove metto il cuore anche se nessuno lo sa. È stato bello chiudere così una giornata gonfia di nostalgia; e tornando passare come sempre col motorino davanti alla cancellata di quel complesso di ville dove la mia amica 12 anni fa si è impiccata, pensare che nella finitezza del suo gesto, anche nel senso compiuto che ha avuto per lei, io ci sono ancora e i miei anni passano, e nel tempo c’è la costruzione, un pezzo alla volta, di me. Che passa anche per voi che mi leggete. È potente. Grazie.