Marok, a tribute

Scusate la tremenda autorefenzialità di questo post, me la perdonerete visto che è il mio sito personale: oggi ho avuto l’amicizia su facciabuco da un musicista che mi turba visceralmente dal lontanissimo1982 (concerto al Mattatoio di Roma), suonando il mio strumento preferito: il basso. È il Bernard Edwards della musica rock e pop italiana, uno dei migliori bassisti del mondo, ha dato la linea agli ultimi venticinque anni della musica italiana, che ne aveva davvero bisogno. Un mio mito personale: Gianni Maroccolo.

Lo so, non è che ci siamo baciati con la lingua, mi ha dato solo un click, sono il suo contatto numero 4917, però sono troppo troppo contenta. Come se Lawrence Ferlinghetti avesse avuto l’amicizia da Walt Whitman, Oscar Wilde da Shakespeare, Ariosto da Virgilio, Virgilio da Omero, Mosè da Dio (che in effetti avendogli dato le tavole forse lo potremmo considerare più di click).

E io manco lo so suonare il basso, mannaggia a me.