O della cultura tout-court? Non saprei…
Posso solo dire che ieri sera sono stata per la prima volta al locale Karemaski di Arezzo a presentare il romanzo “Altai” di Wu Ming e a sentire uno splendido concerto di Egle sommacal con quartetto di fiati (vi dirò meglio poi). Il Karemaski è una realtà voluta e faticosamente gestita da un manipolo di piccoli eroi che non si arrendono a continuano a cercare di diffondere Cultura, quella vera, quella che cambia lo stato delle cose presenti.
Grandissima fatica, zero soldi, notti insonni, fidanzate incazzate, glicemia alta e catrame nei polmoni, per rendere meno desertica una città che oltre alla sua magnificenza storica ha poco più che bei negozi e centri commerciali. Quindi grazie Karemaski, fate la differenza a Arezzo come la Libreria Flexi fa la differenza qui a Roma.. finché resisterete, grazie!