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GLI ESORDIENTI SONO QUI
La nuova antologia di narratori inediti curata da Mario Desiati
Ha bruciato molte tappe e molto in fretta Mario Desiati, classe 1977, e tutte meritatamente: romanziere e poeta, talent scout e redattore della più importante rivista letteraria italiana, Nuovi Argomenti, ha un occhio personalissimo e indipendente sulla scrittura. Dopo il romanzo Neppure quando è notte (peQuod, 2003) ha pubblicato l’anno scorso con Mondadori Vita precaria e amore eterno consacrandosi come uno dei più talentuosi giovani scrittori in Italia.
Il suo sguardo poetico ma sempre molto lucido e curioso sull’attualità e sul mondo letterario italiano – che lo rende uno dei migliori redattori in circolazione – gli è valso di diritto l’incarico da parte di Minimum Fax per la curatela dell’edizione 2007 di “Best Off”, l’antologia del meglio uscito sulle riviste letterarie (carta e web). Dopo le prestigiose edizioni precedenti, l’ultima curata da Giulio Mozzi, è toccato quest’anno a Desiati cercare di esprimere un’istantanea sul mondo della scrittura “non affermata”, spesso giovane o giovanissima. Gli autori infatti, tolte poche eccezioni, sono quasi tutti nati dopo il 1975, con punte di giovanissimi ventenni, scoperti non solo su riviste da edicola o libreria, ma anche nelle fanzine vecchio stile, graffettate a mano, e persino da una rivista di informazione hard.
Molti autori vengono poi naturalmente dalla rete, vero luogo dell’ebollizione della giovane narrativa contemporanea italiana, e della discussione su cosa sia fare letteratura, che resta però sempre poco frequentato dalla critica letteraria. Un tentativo quindi anche di colmare questo vuoto; infatti, afferma Desiati nella prefazione, “le pagine culturali dei giornali che contano hanno ignorato quasi del tutto i dibattiti nati in rete e sulle riviste letterarie.”
A partire da tutti questi dati, un’antologia con un titolo che evoca lo smarrimento: Voi siete qui. Perché?
L’idea del titolo l’ha avuta Marco Cassini [Editore di Minimum Fax, NdR.], un modo per poter dar subito l’idea che questa fosse una sorta di fotografia della realtà in movimento (quindi magari è giù mutata!).Si trattava di scegliere tra il materiale delle riviste letterarie soprattutto testi esordienti, ossia autori non ancora pubblicati e farli conoscere al pubblico dei lettori. La mia idea è nata dalla certezza che oggi in Italia gli esordienti sono più motivati a dare il meglio di loro stessi in rivista, rispetto agli scrittori affermati. Scommetto che tanti di questi 16 esordienti troveranno nei prossimi mesi editori e un loro pubblico.
Con che criteri hai scelto i contenuti di questa antologia?
I racconti che ci hanno convinto di più, che siamo riusciti a leggere più volte, che ci hanno appassionato, sono stati discussi con la redazione di Minimum Fax. Curatore da una parte e redazione dall’altra che ha portato a uno stimolantissimo dibattito che ha prodotto questo libro.
Si ha la sensazione che più l’editoria tenti di fare marketing e più faccia buchi nell’acqua, a parte saper mungere sempre le stesse vacche, spesso nate per caso. È possibile – o utile – chiedersi cosa piaccia al pubblico?
Si, è assolutamente lecito chiederselo e ci sono tante persone in grande, media e piccola editoria che fanno il “lavoro sporco”, dietro le quinte leggono decine di dattiloscritti alternandoli alle loro letture non professionali. È la grande anima di quella che infelicemente viene chiamata “Industria culturale” che va avanti grazie al lavoro sotterraneo di questi operai pieni di passione. La devozione alla letteratura è una missione.