“Membrana memoria di pesce” il mio primo racconto per unonove.org

Ho pubblicato il mio primo racconto per unonove. Ce l’avevo lì da un po’, mi mancava un po’ il coraggio, ma poi ho deciso che mi piaceva, ha credo una sua forza sgradevole che mi piace molto, che mi assomiglia molto. Sgradevole, ma affidabile. Per questo ecco a voi “Membrana memoria di pesce“, ladies & gents.

Membrana memoria di pesce

Che tu non dovevi vedermeli i piedi, altrimenti non riuscivo a godere. Come se qualsiasi sfacciataggine sessuale fosse concessa purché tu non scoprissi la radice del mio più profondo piacere, guardando le mie estremità. Lì si annidava e si annida il mio segreto, un segreto che io stessa non conosco. Ma niente piedi, altrimenti non riesco a venire.
Cosa c’è in quelle dita: forme cilindriche coperte di pelle e unghiute, un po’ prensili, dinoccolate, col collo che si inarca naturale come fatto per andare sulle punte. Cosa raccontano se li guardi durante il mio piacere, cosa puoi rubarmi per sempre, solo vedendolo? Continua a leggere

È nata www.unonove.org!

Sono ultrafelice, oggi 19 gennaio è finalmente online una nuova rivista web di cui sono direttrice editoriale insieme a Ivan Arillotta. Un nuovo progetto dove metto energia e entusiasmo, contentissima di avere tantissimi amici scrittori e scrittrici che mi aiuteranno a rendere viva questa pulsazione culturale. Vorrei una nuova narrazione per ogni insulso articolo di attualità stantia, sono certa che non sia necessario fare nomi o cognomi.

Cercateci qui www.unonove.org, questa è l’intro che abbiamo preparato io e Ari:

19 è una data da cui abbiamo abolito il mese e l’anno per levare alla parola l’imbarazzo d’essere l’eco di una serata tra amici, pubblicamente insignificante. Ci siamo tenuti il segno − piuttosto nudo, scaleno e ispido − a disposizione delle nostre intenzioni. Il risultato sono le nostre narrazioni, da lì puoi prendere i grammi della nostra sostanza, non te li snoccioliamo. Chi ha bisogno di un attaccapanni, cerchi un attaccapanni.
Istruzioni di lettura: unonove. Sottotitolo: diramazioni di cultura contemporanea.
È pensato così, come un pellegrinaggio rizomatico tra parole, immagini, suoni. Ogni razza di segno. La narrazione non avviene attraverso uno stile ma lo genera, la narrazione è già significato. Il tentativo è quello di operare una metamorfosi del reale al quale non ci vogliamo subordinare. Che siano fatte di parole, immagini, suoni o altre contaminazioni, vogliamo raccontare storie che sfiorino il guscio di spazio e tempo con una comune forma di ostinazione: l’insubordinazione al reale, alla retorica del fatto compiuto e del mondo arreso a se stesso con le braccia conserte. Far toccare l’avvilimento della coscienza con il desiderio di Altro, trasformare le castrazioni contemporanee in poesia di futuro.
Per il resto, siamo personcine molto simpatiche.